Eventi 2023


LE LEZIONI DELLA STORIA

GENNAIO | MAGGIO 2023

GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIASALA CONFERENZE



RIPRENDE, IN PRESENZA, IL CICLO DI CONFERENZE LE LEZIONI DELLA STORIA, PROMOSSO INSIEME DALLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA E DALLA ASSOCIAZIONE PROGETTO RIALTO 


È ben noto che il mercato (inteso come scambio di prodotti, di conoscenze e di linguaggi e come luogo nel quale questi scambi si svolgono) faccia parte dello stesso DNA di Progetto Rialto fin dalla sua fondazione e come l’Accademia non possa che costituire il luogo privilegiato in città nel quale sviluppare un racconto relativo a un commercio del tutto particolare come quello delle opere d’arte (siano esse dipinti, sculture, incisioni o stampe).

Gli esperti invitati proporranno all’attenzione degli ascoltatori un racconto con immagini di come e dove si svolgesse a Venezia e nei principali centri mercantili internazionali lo scambio di oggetti aventi un valore artistico particolare. Accanto alle banche, alle case di assicurazioni, ai notai, a Rialto infatti, la vendita di prodotti d’uso quotidiano è stata anche accompagnata per secoli dall’offerta di quadri, di marmi, di monete, di libri, di oggetti di antiquariato esibiti nelle botteghe o negli spazi aperti, o passati attraverso relazioni interpersonali tra grandi mercanti. Si tratta delle opere d’arte che hanno arricchito collezioni pubbliche e private. 

Come le fiere, i luoghi di mercato sono poi divenuti essi stessi, soprattutto tra Cinque e Seicento, un soggetto pittorico per autori veneti, tedeschi o fiamminghi, interessati a riprodurre il sovraffollamento delle aree urbane centrali: personaggi, frutta e verdura, animali vivi e morti, baracche lignee dei venditori ambulanti. Nelle piazze e nelle strade potevano coesistere le arcate di un portico, le sedi delle corporazioni, una fontana, accanto a banchi, tende, insegne, abbondanza e sobrietà.


MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

A partire dalle ore 16.30 è possibile accedere alla conferenza previo ritiro del biglietto gratuito,
fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Le conferenze verranno registrate e saranno disponibili sul canale YouTube e nel sito del museo


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CALENDARIO DEGLI INCONTRI


24 gennaio 2023 – ore 17:00

Luca Zentilini – editore e mercante d’arte


Stampe venete dal XV al XX secolo. Mercato e collezionismo


La produzione delle stampe, le tecniche, le carte, le filigrane. La rappresentazione di Venezia nei secoli e i grandi maestri dell’incisione, da De Barbari e Tiziano a Tiepolo, Canaletto e Marieschi.

Le tendenze del mercato, i criteri di valutazione, gli stati e la conservazione, stampe decorative e stampe da collezione. 


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7 febbario 2023 – ore 17:00

Linda Borean – Università di Udine


“Non può negarsi alla Pittura un titolo nel commercio”. Mercato e collezionismo d’arte tra Venezia e l’Europa nel Settecento


Nel XVIII secolo si assiste in Europa a una ridefinizione delle modalità di circolazione e commercio delle opere d’arte, con la progressiva trasformazioni di Londra e Parigi nei centri nevralgici del mercato artistico, con la fondazione di case d’aste, di nuove figure di imprenditori antiquari e di un pubblico informato. Venezia si distingue da tale situazione, perché rimane ancora saldo un sistema di compravendita basato sulla contrattazione diretta tramite intermediari e agenti coadiuvati da pittori e restauratori, ma in questa cornice tradizionale si inseriscono alcuni fattori che contribuiscono almeno in parte a modernizzare tale sistema: dalla comparsa di mercanti d’arte di professione alla nascita dell’Accademia di pittura che svolgerà un ruolo importante nel rilascio di perizie e certificazioni. Esamineremo tali aspetti attraverso un osservatorio particolare, quello della domanda di pittura veneziana destinata al mercato inglese tra primo e secondo Settecento, focalizzando l’attenzione su artisti, opere, modalità di scambio, formazione dei prezzi e ricezione critica


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28 febbraio 2023 – ore 17:00

Isabella Cecchini – Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (ISEM–CNR)


L’arte con gli occhi dei funzionari. Le licenze di esportazione e il ruolo della Soprintendenza a Venezia: un caso di studio attorno al 1920


Lo sviluppo delle azioni di tutela dei beni d’arte fu, nel territorio italiano, il risultato di un processo articolato, ispirato ad esperienze già in essere nel corso dell’Ottocento negli stati preunitari. Tra esse vi era la prassi di far sottoporre al giudizio di uno o più esperti i pezzi d’arte che si voleva far uscire dai confini, rilasciando una licenza per l’esportazione da parte di commissioni istituite presso le Accademie in molte regioni italiane. Il ricorso al parere congiunto di esperti (artisti, accademici, esperti d’arte) era già praticato nella diversificata esperienza di tutela dei governi preunitari, e nel radicale processo di trasformazione messo in modo dall’unificazione italiana venne mantenuto e regolamentato a partire dal 1866. Con l’istituzione delle Soprintendenze nel 1895, e la promulgazione della legge di tutela dei monumenti e degli oggetti di antichità e arte, chiunque desiderasse portare al di fuori dello Stato italiano un oggetto d’arte doveva – come oggi – ricevere una licenza di esportazione. La prassi, perfezionatasi nel corso dei decenni, subiva anche diverse criticità per la mancanza di fondi necessari all’acquisto di opere ritenute importanti, ma anche per la pressione cui si trovavano sottoposti i singoli funzionari incaricati, a fronte di un numero crescente di acquirenti (spesso stranieri) e di antiquari che fungevano da intermediari e da materiali presentatori delle domande di esportazione.

È a questo contesto che si riferisce il caso di studio presentato qui, nato da un progetto di riordino del fondo storico Esportazioni conservato presso la Soprintendenza veneziana: uno spaccato dell’attività dell’ufficio esportazione immediatamente a ridosso della Prima Guerra Mondiale, analizzando le licenze presentate agli Ispettori nella prima metà degli anni Venti del Novecento.  


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21 marzo 2023 – ore 17:00

Bernard Aikema – Università di Verona


Mercati d’arte e ‘branding’: Venezia e Anversa a confronto


Una delle questioni fondamentali che torna sempre nella storia delle arti riguarda il modo nel quale uno stile artistico fosse l’espressione dell’identità “nazionale” di un territorio. Limitandoci all’arte della pittura, analizziamo questo problema tramite un confronto delle due metropoli artistici più importanti dell’Europa cinquecentesca: Venezia e Anversa. Vedremo come le maniere artistiche dei due centri hanno delle radici formali complesse e che all’epoca l’idea di una scuola pittorica “nazionale” o “regionale” praticamente non esisteva. Più che uno “stile nazionale”, Venezia ed Anversa, in modi diversi, hanno creato dei “marchi”, che venivano prodotti e smerciati in modi innovativi, come verrà illustrato nella conferenza.


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4 aprile 2023 – ore 17:00

Lorenzo Lazzarini – IUAV


I marmi e le pietre dei monumenti veneziani: una introduzione


I monumenti veneziani sono tra i più ricchi di materiali lapidei, specie al loro interno, di tutto il mondo antico mediterraneo, ciò che è da mettere in relazione con l’intensa attività commerciale svolta dalla repubblica marinara nel corso dei suoi secoli di esistenza. L’importazione di marmo e pietra è sempre stato di fondamentale importanza per Venezia, città che per lungo tempo non dispose di risorse minerarie vicine. Verrà presentato un completo excursus storico dell’arrivo a Venezia di pietre da costruzione e ornamentali per committenza sia privata, sia pubblica, a partire da quelle di spoglio da edifici romani e bizantini, inizialmente di area adriatica, poi levantina (specie costantinopolitana), sino all’introduzione nel periodo gotico della pietra d’Istria (la pietra di Venezia), e poi di litotipi veneti e dal resto d’Italia in epoca rinascimentale e barocca.


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18 aprile 2023 – ore 17:00

Clarissa Ricci – Università di Bologna


Venezia il più bel mercato del mondo”: le politiche commerciali della Biennale di Venezia


Fin dalla prima esposizione della Biennale di Venezia nel 1895 il legame fra la città lagunare e le la circolazione delle opere offrì spiccate opportunità commerciali. Il mercato dell’arte in Biennale non fece semplicemente leva sulla cornice storico artistica della città ma fu il motore per l’affermazione istituzionale della grande Esposizione Internazionale; pertanto, la riconsiderazione della vita e delle relazioni innescate da un’istituzione operante da quasi 120 anni, fornisce una visione emblematica della trasformazione del ruolo delle biennali in relazione con il mercato.

Quali furono le figure più importanti del mercato dell’arte? Come si rapportavano con la Biennale? Perché si parla ancora di Robert Rauschenberg e Leo Castelli? Perché un gallerista milanese (Ettore Gian Ferrari) guidò l’ufficio vendite di Venezia per vent’anni? Perché sono state interrotte le vendite se ancora sono in molti a fare affari alla Biennale?

La ricostruzione dei rapporti con artisti, galleristi, collezionisti e la Biennale offre un percorso nella storia del mercato dell’arte che si dispiega fino agli inizi del nuovo millennio quando l’arte globalizzata e l’affermazione delle fiere d’arte consolida il presente sistema dell’arte contemporanea.


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9 maggio 2023 – ore 17:00

Claudia Caramanna – Storica dell’arte


I “Mercati” dei Bassano. Arte e vita in Terraferma


In omaggio all’Associazione Progetto Rialto, l’intervento sarà focalizzato sulla produzione dei Bassano dedicata alle scene di mercato, trattate come soggetti principali della rappresentazione oppure inserite all’interno di dipinti raffiguranti altri temi: i Quattro Elementi e i Mesi dell’anno. Arte e documentazione storica si intrecceranno nella lettura di queste opere, che appartengono all’ultimo scorcio del Cinquecento – ovvero alla fase finale dell’attività di Jacopo Bassano e alla produzione dei figli Francesco e Leandro – permettendo di illustrare anche interessanti vicende legate al collezionismo.


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I VIDEO DELLE LEZIONI


24 GENNAIO 2023 – Luca Zentilini



07 FEBBRAIO 2023 – Linda Borean



28 FEBBRAIO 2023 – Isabella Cecchini



21 MARZO 2023 – Bernard Aikema


4 APRILE 2023 – Lorenzo Lazzarini


18 APRILE 2023 – Clarissa Ricci


9 MAGGIO 2023 – Claudia Caramanna